Torino

AstraZeneca, "in via cautelativa" i Nas sequestrano in tutta Italia il lotto bloccato in Piemonte : quasi 400mila dosi

(ansa)
Su disposizione della procura di Biella che ha aperto un fascicolo per omicidio colposo. Rinaudo: "La decisione del Piemonte è stata lungimirante"
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La procura di Biella ha aperto un procedimento penale per omicidio colposo dopo la morte di Sandro Tognatti, il musicista morto la notte di sabato alcune ore dopo la somministrazione del vaccino anti Covid prodotto da AstraZeneca. La stessa procura ha ordinato il sequestro preventivo d'urgenza sull'intero territorio nazionale del lotto ABV5811, cui apparteneva la fiala di vaccino somministrata. Quasi 400 mila dosi. "Il provvedimento - scrive il procuratore Teresa Angela Camelio - interviene a seguito della decisione della Regione Piemonte di sospendere 'momentaneamente' la somministrazione del vaccino AstraZeneca rientrante nel lotto ABV5811, in attesa delle decisioni dell'autorità giudiziaria e della Commissione di vigilanza del farmaco".

Si tratta di un provvedimento cautelare disposto sebbene allo stato non vi sia evidenza scientifica di una connessione tra il vaccino e il decesso. Tognatti, che aveva 57 anni e non aveva patologie accertate si era sottoposto all’iniezione sabato ed è morto a casa sua a Cossato nella notte senza che fosse possibile soccorrerlo in alcun modo. “La concomitanza temporale tra il decesso e la somministrazione del vaccino - spiega la procura - unitamente all'assenza di patologie pregresse o concomitanti 'gravi' non può escludere, allo stato,  la sussistenza di nesso eziologico tra i due fenomeni e la conseguente ravvisabilità del delitto ipotizzato''.

(ansa)

 

Sarà necessario attendere l’esito dell’autopsia che è stata fissata per domani, per escludere ogni collegamento tra i due eventi, come spiegano i magistrati. “L'accertamento della sussistenza di tale nesso eziologico richiede necessariamente l'espletamento di un'autopsia, la quale stabilirà le cause del decesso”. Per evitare qualunque rischio, nel frattempo, mentre si svolgono tutti gli accertamenti “a fronte della gravità del fenomeno”,  è stato disposto il sequestro delle fiale appartenenti allo stesso lotto da dove proveniva il vaccino del professore di clarinetto. Le fiale non verranno spostate dai luoghi nei quali si trovano, ma saranno custodite e non inoculate fino a quando non sarà escluso che la vaccinazione possa avere avuto un ruolo nel decesso.

“Occorre evitare che la prosecuzione delle relative somministrazioni sull'intero territorio nazionale possa causare ulteriori conseguenze (lesive o mortali) che vanno certamente evitate finché non si raggiunge completa certezza in ordine alla non riconducibilità del decesso alla somministrazione'' conclude la procuratrice di Biella, Teresa Angela Carmelio. Il sequestro ha riguardato anche la Regione Veneto come conferma il governatore Luca Zaia: "C'è purtroppo una brutta notizia oggi. La procura di Biella ci ha inviato i Nas e ha bloccato un ulteriore lotto di AstraZeneca, quello bloccato ieri in Piemonte. È un altro duro colpo, la campagna vaccinale è messa a dura prova", Del lotto in questione in Veneto sono arrivate 41.300 dosi, di cui 20.952 sono già state usate  "Bisogna fare veloci, se il vaccino è causa o concausa della morte o se non c'entra niente lo dobbiamo scoprire velocemente", conclude Zaia.

 La sospensione del vaccino AstraZeneca decisa dall'Aifa "dimostra che la decisione del Piemonte è stata lungimirante". Dice il commissario dell'Area giuridico-amministrativa dell'Unità di crisi della Regione, Antonio Rinaudo, che ieri ha bloccato per due ore la somministrazione del vaccino per poi sospendere il lotto della dose inoculata al professore biellese morto. "Operare in quel modo era necessario - aggiunge il magistrato - non c'era altro da fare per la tutela della salute delle persone".